Billy Corgan: “I Black Sabbath mi sembrarono il suono di Dio”

Il frontman degli Smashing Pumpkins Billy Corgan, ha avuto modo di ricordare ai microfoni della stazione radio californiana KROQ l’enorme impatto che ha avuto sulla sua vita l’ascolto dei Black Sabbath quando era solo un bambino.

Il giovanissimo Billy aveva solo otto anni quando frugando tra i dischi dello zio si ritrovò per le mani il terzo album dei Black Sabbath “Master of Reality” Non appena lo ascoltò comprese immediatamente di avere trovato un qualcosa di speciale.

E ancora oggi che di anni ne ha 55 la pensa allo stesso modo.

Ecco il suo racconto: “Mio zio era un batterista. È morto molto giovane, aveva un fantastico impianto stereo e un mucchio di dischi di rock progressivo come Yes e Jethro Tull. Il primo disco del mucchio era “Master of Reality” dei Black Sabbath.” Corgan chiese alla nonna se poteva suonare il disco. Dopo qualche resistenza la nonna cedette. “Mi fece un’espressione del tipo, ‘Mi sto mettendo nei guai con tuo zio.’ Io la convinsi. La prima canzone era “Sweet Leaf”. Si sente tossire Ozzy o quel che è, poi arriva quel suono. Io rimasi come se stessi fissando il cosmo o qualcosa del genere. Non saprei in quale altro modo spiegare che ho sentito questo tipo di senso di agape. Tipo, ‘Wow, questo è il suono di Dio.’ Insomma, la versione di come suona Dio per un bambino di otto anni. Non ho mai più trovato niente di più figo”.

Già qualche mese fa Billy Corgan nel corso di una intervista con la rivista Kerrang indicò nel chitarrista dei Black Sabbath Tony Iommi il suo eroe musicale. Il leader degli Smashing Pumpkins comunque non è il solo adepto alla chiesa dei Sabbath. All’inizio dell’anno, anche Zakk Wylde dei Black Label Society ha parlato dell’enorme influenza che i Black Sabbath hanno avuto su di lui quando li ascoltò da bambino. “Non avevo mai sentito una canzone dei Sabbath in vita mia. Misi su il disco e rimasi più che terrorizzato per tutto il tempo che lo ascoltai. Ero cattolico quando ho messo la puntina sul disco, a metà del secondo LP, ero un satanista in piena regola. Alla fine dell’album, mi sono riconvertito al cattolicesimo solo per poter ringraziare Dio per avere creato i Black Sabbath”.